Chirurgia Facorefrattiva

Per chirurgia Facorefrattiva (o Facoemulsificazione) si intente la sostituzione del cristallino naturale con uno artificiale per correggere un difetto visivo (miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia) non correggibile con tecniche meno invasive. Tale tecnica chirurgica viene utilizzata anche quando l’età del paziente o l’entità del difetto sono elevate da non consentire l’uso di altre procedure. Le lenti intraoculari “Premium”, insieme alla tecnologia del Femtolaser utilizzato per l’estrazione del cristallino artificiale, stanno ampliando sempre di più il raggio d’azione di tale tecnologia per quanto riguarda la correzione dei difetti visivi (chirurgia refrattiva).

La chirurgia facorefrattiva viene generalmente eseguita su pazienti di età superiore ai 50/55 anni in anestesia topica (collirio in gocce) e in regime ambulatoriale. Possiamo affermare, a pieno titolo, che al CLC questa tecnologia viene eseguita con rischi estremamente ridotti grazie alla tecnica di microincisione, all’utilizzo di lenti IOL “Premium”, all’esperienza chirurgica dei medici, all’organizzazione della struttura (personale di sala operatoria, anestesisti, strumentazione all’avanguardia) ma soprattutto grazie all’utilizzo del Femtolaser per la cataratta. Grazie alla sua precisione di taglio, tale laser infatti permette di semplificare notevolmente quello che è da considerarsi uno degli interventi più importanti e complessi della microchirurgia oculare, la cataratta.

Lenti Fachiche
Qualora un paziente sia affetto da un difetto visivo (miopia, ipermetropia, astigmatismo) molto elevato o qualora, a causa di patologie/motivi strutturali della cornea, non sia possibile eseguire una chirurgia corneale con il laser a eccimeri o il Femtolaser, gli specialisti del CLC possono correggere il difetto utilizzando una Lente Fachica. Questa è una lente che viene aggiunta all’occhio e posizionata dietro l’iride, quasi come una normale lente a contatto sul cristallino naturale.

Al CLC prediligiamo questo trattamento per i pazienti giovani (sotto 50 anni), principalmente per due motivi:

Il recupero visivo è eccezionale ed estremamente rapido, con una qualità della visione molto buona.

E’ tuttavia fondamentale valutare con molta attenzione l’occhio (gli spazi e dimensioni della camera anteriore e il patrimonio delle cellule endoteliali della cornea) prima di sottoporlo a questa tecnica che, comportando un’apertura dell’occhio, rimane molto delicata (non impossibili sono i rischi di infezioni).